AFFRONTARE IL CAMBIO DI STAGIONE

Poche semplici regole per non farsi cogliere impreparati dall’autunno

di Erica Angeletti (Naturopata)

L’autunno è ormai alle porte e ognuno di noi deve fare i conti col rientro dalle ferie e con gli eccessi del periodo estivo: cene, aperitivi, vacanze tutt’altro che rilassanti, sonno arretrato…

In un attimo ci siamo ritrovati a settembre, con la nostalgia di un viaggio finito, qualche chilo in più e il lavoro accumulato da smaltire in ufficio o i ritmi aziendali già frenetici: insomma un rientro abbastanza traumatico!

Per iniziare bene l’autunno, periodo per niente facile, visto il brusco calo delle temperature e il ritorno ai ritmi martellanti della routine, occorre prepararsi al meglio per evitare cadute influenzali e picchi di cortisolo alle stelle (ormone dello stress).
Come la natura si prepara all’inverno, così dovrebbe fare il nostro corpo: ecco qualche consiglio per vivere questa splendida stagione di transizione in modo sereno, senza fare il conto alla rovescia alle prossime ferie!

Iniziamo dall’alimentazione: è importante tornare a fare pasti regolari, di buona qualità e…stagionali! Cominciamo ad evitare cibi e bibite fredde, che in questo momento non sono più adatti.

Frutta e verdura estive (come cocomero, melone, pomodori e cetrioli) sono ricche di acqua e dunque utili a rinfrescarci abbassando la temperatura corporea…ma di questi tempi ne abbiamo ancora bisogno? Il rene, secondo la medicina energetica cinese, va ora tutelato. Come? Con pasti e bevande calde, una buona qualità del sonno ed evitando di prendere freddo. L’energia del rene va inoltre nutrita con gli alimenti neri, come riso venere, fagioli azuki e ceci neri, oltre che uova e germogli, ricchi di jing (l’energia vitale).  Una buona energia renale ci rende forti e in salute.

Il sonno è davvero importante: le giornate si accorciano e madre natura ci invita ad andare a dormire presto. Ovviamente non dico di andare a dormire alle 20:00 con le galline, ma se la sera torniamo stanchi e abbiamo bisogno di riposo assecondiamoci e concediamoci magari un’ora in più di buon sonno ristoratore; dopotutto le ore di sonno che ci ricaricano maggiormente sono tra le 22:00 e le 3:00 del mattino.

Proseguiamo con l’intestino: per chi non lo sapesse ancora, un intestino in buona salute equivale ad un sistema immunitario più resistente! Dunque cerchiamo di eliminare il junk foode le cattive abitudini alimentari. Un’eccezione ogni tanto va bene, ma ricordiamoci che è la regola a fare la differenza!

Se il cibo non dovesse essere sufficiente a ripristinare la flora batterica e sfiammare l’intestino, sarà opportuno consultarsi con un esperto per un supporto a base di probiotici o fitoterapici. Lo stesso vale per il sistema immunitario: se vi ammalate facilmente, siete sensibili agli sbalzi termici e il raffreddamento è sempre dietro l’angolo vengono in vostro aiuto la vitamina C e piante favolose come l’echinacea , l’astragalo, la rosa canina e molto altro! Questo è il momento giusto per iniziare a preparare il corpo all’autunno, non fatevi cogliere impreparati!




I Disturbi del Comportamento Alimentare

Come chiedere aiuto.

Di Serena Lepri

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono patologie subdole e complesse, estremamente poliformi e difficili da trattare, che affondano le loro radici eziopatologiche nell’ambito clinico-nutrizionale e in quello psicologico-psichiatrico.

Il disagio delle persone affette da DCA risiede nella mente ma l’alimentazione e il conseguente cambiamento del corpo sono le manifestazioni cliniche del disturbo.

Si può affermare che i Disturbi del Comportamento Alimentare siano delle nuove forme di depressione attraverso le quali le persone manifestano e affrontano il disagio di un dolore profondo, che va oltre al cibo.

L’alimentazione, infatti, rappresenta solo la manifestazione visiva dell’inquietudine psicologica.

I DCA più conosciuti sono l’Anoressia Nervosa (AN), la Bulimia Nervosa (BN) e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI o BED) ma ne esistono altri, classificati nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), come quelli infantili.

Infatti, l’età di insorgenza si sta abbassando sempre di più: si è spostata dai 16-17 anni ai 12-13 anni.

Tali problematiche sono state definite delle “patologie al femminile” ma in realtà negli ultimi anni si stanno diffondendo anche nel mondo maschile (soprattutto con la Bigoressia e l’Ortoressia), andando a scardinare l’idea di una patologia di genere.

Sempre più persone soffrono di questi disturbi tanto che i DCA stanno diventando una vera e propria epidemia sociale.

Allo stesso tempo, sempre più persone ne possono uscire grazie a un intervento specifico e mirato, affrontando la problematica insieme a un’equipe di esperti terapeuti.

Data la multifattorialità dell’eziologia dei DCA, l’approccio multi-interdisciplinare sembra essere la terapia migliore: medici, psicologi, psichiatri, nutrizionisti, dietisti, counsellor familiari e filosofici collaborano e integrano le loro conoscenze al fine di aiutare il paziente nella remissione della patologia.

La prevenzione e la diagnosi precoce rappresentano i presupposti di base per la guarigione, il cambiamento.

Proprio per questo motivo, è fondamentale parlare di queste patologie, di farsi sentire e di non avere paura.

Chiedere aiuto non significa essere deboli, anzi vuol dire essere ancora più forti.

Esiste il numero verde SOS Disturbi Alimentare (800180969) che può aiutare a mettersi in contatto con la struttura più vicina nella quale poter essere aiutati, ma anche offrire sostegno psicologico e un supporto scientifico.

L’anima ha bisogno di un luogo”.

Plotino