Il superfood che ci mantiene in salute e combatte l’invecchiamento
di Erica Angeletti (Naturopata)
L’erba d’orzo é un ormai noto superfood, che fu scoperto circa 40 anni fa da ricercatori giapponesi. Questo concentrato di micronutrienti aiuta il nostro organismo a rimanere giovane e in buona salute: scopriamone di più!
L’erba d’orzo è semplicemente la pianta dell’Hordeum vulgare(il nostro orzo comune), raccolta circa 6 mesi dopo la germinazione ed essiccata delicatamente prima di essere ridotta in polvere, così da conservare al meglio tutti i suoi nutrienti.
Che cosa contiene?
il doppio del calcio contenuto nel latte
il doppio del potassio presente nel grano
7 volte la vitamina C delle arance
30 volte il complesso di vitamine del gruppo B contenuto nel latte
5 volte il ferro presente negli spinaci
un mix di vitamine e minerali, utile per sostenerci nei mesi più caldi, nei cambi di stagione o nei periodi di intensa attività fisica
tutti gli aminoacidi e gli acidi grassi essenziali
betaglucani efficaci per ridurre la concentrazione di colesterolo nel sangue
molta clorofilla, che costituisce una fonte naturale di magnesio
Perché può esserci utile? La ricca presenza di clorofilla rende l’erba d’orzo un efficace ANTIANEMICO, poiché stimola la sintesi dell’emoglobina. Per questo motivo essa è un valido alleato delle donne in sindrome premestruale e dismenorrea, oltre che dei soggetti che soffrono di anemia.
Inoltre è particolarmente utile per i problemi di CIRCOLAZIONE: la clorofilla, infatti, ha un dimostrato effetto benefico sulla microcircolazione ed è un valido supporto per la prevenzione della fragilità capillare.
L’erba d’orzo contrasta l’acidosi tissutale (causa di infiammazioni e dolori), esercitando un’azione ALCALINIZZANTE sull’organismo, e mantiene un sano equilibrio della flora batterica intestinale.
Infine essa è un potente DETOX, in quanto favorisce l’eliminazione dei radicali liberi e delle tossine(anche pesticidi e additivi alimentari): questo grazie all’abbondante presenza di un enzima ANTIOSSIDANTE che protegge le cellule dall’invecchiamento. Sciogliete un cucchiaio di polvere in un bicchiere di centrifugato o di semplice acqua tiepida e il vostro elisir di lunga vita è pronto!
Olio di cocco
un alleato naturale per la bellezza di pelle e capelli
di Erica Angeletti (Naturopata)
Da qualche anno l’olio di cocco è diventato un prodottomust have da tenere in casa, poiché ricco di sostanze antiossidanti e per le sue notevoli proprietà emollienti e idratanti per la cura di pelle e capelli.
L’olio di cocco, Cocos nucifera è il suo nome scientifico, è estratto dalla polpa della noce di cocco ed è un ottimo cosmetico naturale, se sapete scegliere bene tra quelli in commercio. Per un prodotto di qualità accertatevi che sia spremuto a freddo, privo di profumazioni sintetiche e additivi e biologico: in poche parole un olio di cocco per uso alimentare. E’ importante sapere che l’olio di cocco è sensibile al variare della temperatura e solidifica intorno ai 15 C°: quando li raggiunge si trasforma in un burro denso, perciò è preferibile acquistarlo in un formato comodo come il barattolo, così da non doverlo passare sotto l’acqua calda ogni volta per poterlo utilizzare durante i mesi freddi.
Eccone alcuni utilizzi in ambito cosmetico:
CREMA PER LE MANI: le sue proprietà nutrienti e la presenza di vitamina E lo rendono il rimedio ideale per mani secche e screpolate, rigenerando le cellule e cicatrizzando i tessuti. Applicate sulla pelle poche gocce di olio di cocco, massaggiate per far assorbire bene il prodotto e nel giro di pochi giorni le vostre mani torneranno morbide e idratate.
STRUCCANTE PER IL VISO: per la sua consistenza grassa l’olio di cocco è uno struccante eccellente, in grado di rimuovere anche il trucco waterproof, che lascia la pelle morbida e detersa. Applicate una piccola quantità di prodotto liquido (se è solido si scioglie in pochi secondi col calore delle mani) su un dischetto di cotone e massaggiate delicatamente, infine risciacquate con acqua tiepida.
OLIO PER LE SMAGLIATURE: per prevenire questo inestetismo della pelle, l’olio di cocco con le sue proprietà emollienti ed elasticizzanti è un ottimo prodotto, se applicato quotidianamente sulle zone interessate. Consigliato in gravidanza o in previsione di una dieta drastica.
IMPACCO PER CAPELLI SECCHI E SFIBRATI: l’olio di cocco nutre i capelli fragili, secchi e danneggiati, ristrutturandoli in profondità. E’ perfetto da usare in estate, quando i capelli sono stressati da sole e salsedine. Il modo migliore per utilizzarlo è con un impacco notturno: applicate una discreta quantità di prodotto sulle lunghezze, evitando le radici, e avvolgete i capelli in un asciugamano per tutta la notte; al risveglio lavateli accuratamente e asciugateli. Risultato garantito!
SBIANCANTE PER I DENTI: unito al bicarbonato l’olio di cocco può diventare uno sbiancante naturale ed economico. Create una pasta mixando i due ingredienti e usatela al posto del dentifricio per lavare i denti. Potete anche aggiungere un paio di gocce di olio essenziale di menta piperita per ottenere un gusto più fresco!
I cibi detox per depurarsi a tavola
I cibi detox favoriscono la depurazione dell’organismo e aiutano a smaltire le tossine in eccesso che facilitano gonfiore e chili in più: ecco quali sono.
Depurarsiè importante in ogni stagione. Durante l’inverno
mangiare di più è naturale, ma non deve diventare la regola: se non manteniamo uno
stile di vita sano e gli sgarri diventano
frequenti, il nostro organismo
subisce uno stress che spesso, soprattutto appena inizia la primavera, si
manifesta con stanchezza, gonfiore e spossatezza.
Inoltre le abitudini scorrette come
il consumo di alcol, la sedentarietà, il fumo possono peggiorare ulteriormente
la situazione, favorendo l’accumulo di tossine in eccesso.
La soluzione è
riequilibrare, con un’alimentazione sana,
lo stress calorico-ossidativo a cui abbiamo sottoposto l’organismo.
E aiutarlo a depurarsi ogni giorno, scegliendo i cibi giusti. Esistono in
natura, infatti, degli alimenti depurativiricchi di antiossidanti e vitamine che ci consentono di smaltire le tossine.
Ecco una
lista dei principali cibi detox,
fondamentali per detossinare
l’organismo, che agiscono direttamente su fegato e reni, e allontanano il
rischio dei chili in più.
Cipolla
rossa
Ricca di
allicina e zolfo, aiuta il fegato a
smaltire le tossine e le sostanze di scarto. È una buona fonte di fibre prebiotiche, come
l’inulina, che favoriscono la
regolarità intestinale e la buona funzionalità dell’intestino. Ha poi un
elevato contenuto di acqua e potassio che aiuta a smaltire le tossine
attraverso la diuresi.
Fagiolini
I fagiolini
sono dei legumi che hanno caratteristiche un po’ diverse dagli altri, in quanto
contengono una minore quantità di proteine e un’elevatissima quantità di acqua,
intorno al 90%. Sono, inoltre, ricchi di potassio e di fibre,
svolgono un’azione depurativa e aiutano il lavoro dei reni.
Asparagi
Tra i vegetali,
l’asparago è l’alimento con il maggior contenuto proteico,
il 4%. Contiene anche moltissima fibra e acqua ed è molto utile per migliorare
la funzionalità renale e per depurarsi.
Barbabietola
Grazie alle
sue proprietà disintossicanti,
questo ortaggio stimola la depurazione
del fegato e dell’intero organismo. Apporta elevate quantità di minerali, in particolare il potassio
che aiuta a drenare ed eliminare i
liquidi in eccesso. Contiene poi tanta acqua e fibre che agevolano il
transito intestinale e lo smaltimento delle tossine.
Kiwi
Questo
frutto è un’eccellente fonte di vitamina
C con un’ottima azione
antiossidante. Assicura magnesio e potassio, due minerali che stimolano la diuresi e favoriscono la
depurazione dell’organismo.
Aglio
L’aglio è un
condimento estremamente importante. E’ utile per dare sapore agli alimenti ma
ha anche benefiche proprietà nutrizionali. Ha un effetto
antiaggregante, quindi favorevole per il sistema
cardiovascolare e tende a proteggere il sistema immunitario, e a tenere sotto
controllo la pressione arteriosa.
Peperoncino
Il peperoncino
è ricco di vitamina C e contiene capsicina, che attiva la produzione di succo
gastrico, quindi favorisce la digestione.
Finocchio
Il finocchio è
depurativo, soprattutto grazie all’effetto stimolante della diuresi e della
funzionalità intestinale. Tonifica il fegato e apporta solo 9 cal per 100 g.
Ravanelli
Hanno una spiccata azione diuretica. Ricchi di
potassio, agevolano l’eliminazione dei
liquidi in eccesso attraverso la diuresi. Grazie alla presenza di zolfo,
aiutano il fegato a smaltire con
più facilità le tossine e le sostanze di scarto.
Carciofi
Attivano la secrezione biliare e agevolano il lavoro del fegato. In più, favoriscono il buon funzionamento dei reni. Contengono cinarina, un polifenolo che aiuta a drenare i liquidi in eccesso e favorire l’eliminazione di tossine e sostanze di scarto che affaticano l’organismo. Il carciofo poi assicura un apporto di fibre solubili che migliorano la regolarità intestinale. L’inulina di cui è ricco ha un’azione prebiotica: agevola la crescita dei batteri buoni nell’intestino.
Anna Rita Felcini
Scopriamo il Tè, bevanda gentile che ha conquistato il mondo
Di Alberto Piastrellini
Dalla Cina del III Sec. alla diffusione globale, breve storia di un infuso che ha condizionato non solo le abitudini domestiche, ma anche il mercato e la creatività.
La casa lasciata in penombra in un silente pomeriggio d’inverno; l’unica luce è quella della lampada da lettura che rischiara la poltrona preferita, sul tavolinetto, accanto al libro, una tazza di tè espande il suo vapore aromatico…
Per molti è il momento di relax assoluto, magari vagheggiato lungo intere giornate di lavoro convulso; per tanti altri, nelle sue molteplici varianti, il piacere di una tazza di Tè diventa occasione per condividere insieme chiacchiere e golosità, come pure un istante di pausa nel rotolare delle ore.
Fatto sta che il Tè in poco più di tre secoli ha conquistato il gusto dell’umanità finendo per diventare, oggi, la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua pura.
Cerchiamo di ripercorrere insieme il cammino di questo semplice infuso dal suo esordio semi leggendario nell’antica Cina ai fasti del XVIII e del XIX e Secolo rivelando pure che proprio il Tè è stato protagonista nella nascita della nazione americana!
La leggenda del Tè
Un popolare racconto cinese fa risalire la scoperta del Tè ad un antichissimo imperatore del passato il quale sostando a meditare sotto una pianta, si addormentò col paiolo dell’acqua a bollire sul fuoco accanto. Una provvida brezza fece volare alcune foglie dalla pianta nell’acqua e, al suo risveglio, l’imperatore volle provare quella bevanda dall’intenso e soave profumo: era nato il Tè!
In effetti i primi riscontri documentali sull’uso del Tè in Cina ci arrivano direttamente dal III Sec. d. C. allorquando l’infuso è utilizzato dai monaci nelle lunghe sessioni di meditazione. Nei secoli successivi il consumo di Tè come bevanda nobile e medicamentosa si allarga alle classi agiate di Cina e Giappone ove il consumo di Tè diventa una vera e propria filosofia di vita codificata e ritualizzata nella Cerimonia del Tè. Contemporaneamente si diffondono tecniche di coltivazione e trattamento delle foglie a vari gradi di raccolta, essiccazione e fermentazione, sino all’affumicatura che producono le diverse qualità di Tè: bianchi, verdi (cinesi e giapponesi), oolong e neri con centinaia di varianti.
Nel ‘600 il Tè arriva in Europa grazie ai Portoghesi e successivamente l’Olanda lo importa con regolarità grazie alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali; ma sarà la Gran Bretagna a decretarne la fortuna commerciale globale grazie alla moda diffusasi nelle isole britanniche già a partire dalla prima metà del 1600, alla diffusione dell’Impero poi e all’aggressiva politica coloniale (il Tè verrà coltivato in India a partire dalla prima metà dell’800 proprio per soddisfare la crescente domanda interna ed internazionale bypassando il monopolio cinese).
Il Tè delle Cinque.
Tè e noblesse: un binomio decisamene consolidato nella storia della popolare bevanda.
Pare che la tradizionale abitudine tutta inglese di consumare Tè e pasticceria dolce/salata a metà pomeriggio derivi dall’abitudine della Contessa Anna di Bedfort che necessitando di un pasto leggero tra il pranzo e la cena (bontà sua), chiese alla sua cameriera di portarle in camera del Tè con qualcosa da mangiare. L’esperienza le piacque a tal punto da invitare ad analoghi conviti altre dame della buona società e la pratica si diffuse presso la nobiltà e l’alta borghesia (il Tè allora era una merce preziosa, da tenere sottochiave, per il popolo lavoratore c’era il Gin…).
Nella solida Inghilterra, le abitudini diventano tradizioni imprescindibili e ancora oggi, nelle Tea Room dei più prestigiosi alberghi che si rifanno ad un ideale di eleganza old style è possibile ordinare un semplice Low tea o un più impegnativo e goloso High tea (un vero e proprio pasto che prevede più portate) serviti nelle impeccabili porcellane prodotte già a partire dal XVII Sec. proprio per soddisfare le esigenze di una clientela esclusiva e golosa di sapori esotici (caffè, cioccolata e, naturalmente: Tè).
I benefici del Tè
Il Tè non è altro che una infusione in acqua delle foglie della pianta Camellia sinensis.
L’infusione estrae dalle foglie i principi attivi in loro contenuti, principalmente: caffeina (quando ci si riferisce al Tè la si chiama teina ma è la stessa sostanza, un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale), teanina (amminoacido psicoattivo), catechina (prezioso antiossidante presente soprattutto nel tè verde e nel tè bianco), teobromina e teofillina (alcaloidi stimolanti presenti anche nel caffè e nel cacao), e infine fluoruri.
Ovviamente questi principi sono presenti in quantità diverse a seconda del tipo di Tè e la stessa durata dell’infusione agisce sull’estrazione degli stessi; ad esempio una infusione prolungata attenua l’effetto della caffeina a causa del maggior acido tannico estratto, responsabile, tra l’altro, del gusto amaro. Inoltre, nel Tè, le proprietà eccitanti della caffeina/teina vengono “tamponate” dalla presenza dei polifenoli.
Combinare Tè diversi a seconda delle ore del giorno, dei pasti, e degli stati d’animo contribuisce ad amplificarne gli effetti: stimolanti e rilassanti al tempo stesso, anti età (grazie all’apporto di sostanze antiossidanti e Vitamina C).
Inoltre, il fluoruro contenuto nel Tè aiuta ha rafforzare lo smalto dei denti e a prevenire l’azione della placca
Ma non solo, i benefici stimolati del Tè fanno gola anche all’industria cosmetica che già da qualche anno ha iniziato a saccheggiare dalla cucina per sperimentare nuovi prodotti per il corpo e la bellezza.
E la nascita della nazione americana che c’entra?
Nella seconda metà del XVIII Secolo, le colonie americane poco digerivano le ingerenze del Governo britannico soprattutto in materia di tassazione di generi di consumo (come il Tè) e di rappresentanza. Nella notte del 16 dicembre 1773 un gruppo di giovani americani del gruppo patriottico Sons of Liberty, dopo essersi travestiti da indiani, diete l’assalto alle navi mercatili inglesi all’ancora nel porto di Boston gettando in mare le casse di Tè destinate alle colonie.
Il “Boston Tea Party” fu il prologo per la Guerra di indipendenza americana (1775).
Un percorso niente male per una semplice fogliolina “caduta” per caso in un paiolo d’acqua bollente più di 1.500 anni fa!