Lughnasadh

Dopo aver descritto, Imbolc, Mabon, Yule e altre feste pagane, conosciamo più a fondo questa ricorrenza.

Lughnasad, tradotto come festival di Lugh, il dio da cui prendeva il nome e che era protettore del Sole e della luce o matrimonio di Lud è una festa tradizionale gaelica che si celebra il primo agosto a metà strada tra il solstizio d’estate e l’equinozio di autunno. 

In origine era legata al raccolto. 

Nella wicca è considerato uno degli otto sabbat, il primo dei tre che celebra la stagione del raccolto prima di Mabon e Samhain che segnava la fine dell’anno e l’inizio dell’inverno. 

Questa festa era molto sentita dalla comunità che si riuniva e festeggiava la mietitura del primo grano e la raccolta dei frutti di stagione come mele e pere. 

Era una festa che iniziava il primo di agosto e consisteva in sontuosi banchetti collettivi, raduni e tornei che duravano per settimane, in queste occasioni si celebravano anche i matrimoni.

Secondo una tradizione celtica questi riti erano soliti celebrarsi sui colli e sulle montagne, il più possibile vicino al sole e in alcune celebrazioni veniva anche intagliata la figura del dio Lug in modo da fare assistere pure lui alle celebrazioni. 

Anche questa festività con l’avvento del cristianesimo non è affatto scomparsa ma si è trasformata, e potrebbe essere considerato il nostro ferragosto. 




Litha

Dopo aver descritto, Imbolc, Mabon, Yule e Ostara conosciamo più a fondo questa ricorrenza.

Litha è una festa pagana ed è anche uno degli otto sabbat. Qui si celebra il solstizio d’estate e cade il 21 giugno nell’emisfero nord. 

La prima volta che questo nome appare è nel testo De Temporum ratione del monaco anglosassone Beda il Venerabile, Ma compare anche nel Signore degli Anelli di Tolkien, dove però indica l’intera stagione estiva. 

Essa è considerata una delle feste più importanti della Ruota dell’Anno, che è il calendario celtico, in quanto legata al ciclo naturale e alla vita rurale. 

Per i neopagani e per la cultura wicca Litha è una festività che esiste tuttora e appunto fa parte degli otto sabbat che scandiscono l’anno.

Il solstizio d’estate è il giorno più lungo dell’anno e la stessa parola viene dal latino Sol Stat ovvero il sole si ferma, in quanto l’astro sembra restare fermo a lungo prima di proseguire il suo percorso. 

Tuttavia secondo l’antica cultura celtica Litha non era considerato l’inizio dell’estate che era rappresentata da Beltane, ma la festa di mezza estate. 

Per i celti quindi dal 21 al 25 giugno era un vero periodo di festa, un momento di celebrazione della fertilità e rinascita, anche qui come per Samhain il velo tra il mondo degli spirit e quello degli uomini si assottigliava ed il piccolo popolo veniva ad incrociare gli umani, ed è proprio su questa leggenda che Shakespeare ha creato la sua opera Sogno di una notte di Mezza Estate.




Beltane

Dopo aver descritto, Imbolc, Mabon, Yule e Ostara conosciamo più a fondo questa ricorrenza che piano piano si avvicina. 

Beltane è una festa pagana gaelica che si celebra tra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo attorno al 30 aprile/1maggio.   

Bealtaine è anche il nome del mese di maggio in Irlandese ed è anche il giorno che segna l’inizio dell’estate in Irlanda. 

Secondo antiche leggende gaeliche i druidi accendevano dei falò sulla cima dei colli e vi conducevano attraverso il bestiame del villaggio per purificarlo e come segno di buon augurio, persino le persone attraversavano il fuoco per lo stesso scopo.

Tale usanza persiste attraverso i secoli e dopo la cristianizzazione rimane fino agli anni cinquanta. Anche se in alcuni luoghi la celebrazione sopravvive ancora oggi dove sono principalmente le persone a passare attraverso i fuochi. 

Essendo una festa tipicamente gaelica non si hanno queste celebrazioni estese a tutti i popoli celtici, ad esempio i Cornici, i Bretoni e i Galli non celebravano questa ricorrenza. 

Nella Wicca è uno degli otto sabbat ed è celebrato il 1è maggio, riprendendo alcuni aspetti della festa gaelica come i falò ma celebrando più una festa di fertilità come la germanica Calendimaggio.

In Europa una tradizione simile è legata al dio Belanu, ed un esempio ne è la Fogheraccia, una celebrazione tipica del folclore romagnolo che si tiene il 18 marzo e che con l’avvento del cristianesimo è stata dedicata a San Giovanni. 




Ostara

Ostara è detta anche equinozio di primavera e si celebra il 21 marzo circa segnando così il primo autentico giorno di primavera. Le ore del giorno e della notte sono uguali, ma la luce piano piano sta superando l’oscurità.

E’ una festa di origine germanica e prende il nome da quello della dea Eostre matrona della fertilità il cui culto si diffuse in tutta quella parte di Europa toccata dalle invasioni germaniche, e aveva affinità con alcune divinità di altre culture come il culto di Estia in Grecia e di Vesta nell’impero romano.

E’ una festa che celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita.
Con l’avvento del cristianesimo Ostara è stata trasformata nella Pasqua ma non per questo è lontana dalle sue origini antiche infatti, La festa pasquale e le sue celebrazioni sono tuttora influenzate dalle antiche consuetudini legate ad Ostara.

A Pasqua come sappiamo si celebra la resurrezione di Cristo quindi si applicano i concetti di morte e rinascita che sono propri anche di questa festa pagana con la natura che risorge appunto dopo la sua morte invernale.

Inoltre le sacerdotesse durante i riti celtici di questa festa accendevano alla dea candele e falò per incentivare il sole a sorgere e a perdurare nel cielo per tutta la stagione; da questa tradizione è ripreso il concetto di cero pasquale che rappresenta sia il Cristo Risorto che la colonna di fuoco che guidò gli ebrei in fuga fuori dall’Egitto.

By Benedetta Giovannetti