La trasformazione radicale apportata dalle riviste di giovani donne   

Un nuovo sguardo femminile sul mondo al Festival del Giornalismo 

“Le riviste delle giovani donne: una trasformazione radicale”. Questo il titolo di un evento in programma nell’edizione 2024 del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. La data dell’evento è fissata per la giornata di sabato 20 aprile 2024 dalle ore 16:00 alle 16:50. La location è la Sala della Vaccara al Palazzo dei Priori in pieno centro storico di Perugia. L’evento sarà solo in lingua inglese e oltre che in presenza sarà pure in live streaming e on demand. 

Stringendo il focus sulle riviste, sarà attenzionata la rivista svedese “Veckorevyn” rilevata da Irena Pozar nel 2019. Così dall’iniziale format di pubblicazione patinata su moda, trucco e celebrità si è passati a tutt’altro. Vale a dire ad un’impresa digitale che si aggiudica, con una certa regolarità, premi e riconoscimenti per i suoi reportage investigativi. Quanto agli articoli proposti, si spazia dall’assistenza alla maternità alle violenze sessuali negli istituti minorili. Quindi un’attenzione al pianeta donna radicalmente diverso da quello degli esordi.

Si parlerà poi anche di “Teen Vogue” all’avanguardia su argomenti come l’immigrazione, la razza, il benessere e la politica. Il pubblico target – si legge nella presentazione è “giovane e socialmente consapevole”. Evidente il giro di boa dalla cosiddetta “bibbia della moda all’attivismo sociale. Alla base del cambiamento si collocano “intere comunità di giovani donne con spiccato senso civico e assetate di mutamenti sociali”.

Un panel, questo, che mira ad approfondire il motivo per cui è importante andare nella progressiva trasformazione delle riviste per giovani donne. Questi organi di informazione stanno infatti determinando un pubblico disposto a leggere le storie e a sostenere il messaggio veicolato da questi talenti femminili. L’evento sarà inoltre moderato da Emma Lofgren.

Di Maria Teresa Biscarini




Come cavarsela tra Università e maternità

Cosa fare quando si è una mamma-universitaria? Come barcamenarsi tra esami, lezioni e la dolce creatura da crescere? Ecco per voi alcuni suggerimenti utili.

di Anna Rita Felcini

Non è certo un tema molto trattato, soprattutto in Italia. Eppure sono sempre di più le studentesse universitarie
che si ritrovano incinta
durante gli studi o addirittura prima di iniziare
il percorso didattico.

Le ragazze in dolce
attesa nei primi mesi di
gravidanza seguono le lezioni e cercano di dare più esami possibili per non
lasciarne troppi indietro durante l’interruzione “forzata”. Ma non è sempre realizzabile.
L’evento, in genere inatteso e non pianificato, causa problemi e provoca
inevitabilmente ritardi nel percorso
universitario.

Fino a poco
tempo, molti atenei italiani
risultavano poco accessibili alle mamme e non
garantivano loro il diritto allo studio. Infatti, avendo bimbi piccoli, è molto
complicato anche il semplice atto di dare un esame o frequentare un corso,
mentre è risaputo che non sostenere esami non esonera dal pagamento
delle tasse.

Oggi, in molte Università,
qualcosa a favore delle giovani mamme studentesse si sta muovendo
. Si può richiedere
la sospensione degli studi per la maternità, congelando così il pagamento delle tasse, senza versare arretrati
e more per l’anno di nascita del bambino e per tutto il successivo. Inoltre,
alcune consentono alle future mamme di prolungare
la scadenza normalmente fissata per il raggiungimento minimo dei crediti
necessari a ottenere la borsa di
studio
.

In aggiunta a queste agevolazioni, sono tantissimi in
Italia i corsi universitari erogati in modalità
e-learning
, ossia da svolgere
online, per permettere a tutti, anche a chi non ha molto tempo a
disposizione, di laurearsi.

Ecco qualche consiglio utile per conciliare lo studio
con il prendersi cura del proprio bambino, soprattutto nei primi tempi più
“complicati”. Studiare, anche se si è
mamme, è davvero fattibile, a patto che vengano rispettate alcune fondamentali
condizioni.

  1. Scegliete di studiare qualcosa che realmente vi appassiona perché la logica da seguire è che prima di tutto dovete farlo per voi stesse.
  2. Subito dopo il parto “concedetevi” qualche tempo di “pausa” (alcuni mesi o anche un anno), congelando la carriera universitaria per stare con il cucciolo.
  3. Frequentare le lezioni in presenza per chi ha figli è praticamente impossibile; optate per i corsi di laurea on line. Oltretutto i costi non sono assolutamente proibitivi come si crede, anzi in alcuni casi sono previste riduzioni per le mamme studentesse.
  4. Dato che il tempo è poco, sfruttate tutti i momenti liberi che avete. Scaricate le audio/videolezioni su un dispositivo portatile e sfruttate, ad esempio, il tragitto casa-università, a prescindere dal fatto che sia in treno/auto/metropolitana per ascoltare/vedere le lezioni e, se non state guidando, anche un bel quaderno per prendere appunti.
  5. Fate un piano d’azione di studio: cercate di capire nell’arco di una giornata quante sono le ore che avete a disposizione e in cui non siete con il vostro piccolo. Non tralasciate nulla, compresi gli imprevisti, i risvegli notturni e l’allattamento. Fatto questo non vi resta che dividere le ore di lezione audio/videolezione di un determinato corso per le ore giornaliere libere, e capirete fra quanti giorni sarete pronte per dare quell’esame. Servirà a non farvi sentire stressate e sotto pressione. Ricordatevi: “Meglio una pagina in più che una in meno!” ma non biasimatevi se per un giorno o due non riuscite a rispettare la tabella di marcia.
  6. Quando ci sono i vostri cuccioli, dovete dare per scontato che non si studia! Loro hanno bisogno di passare del tempo con voi e voi, in quei momenti, dovete esserci al 100%. Vi sentirete anche meno in colpa quando sarà il momento di studiare sul serio.
  7. Iscrivetevi ai gruppi universitari su Facebook (e simili): a livello pratico per scambiarsi appunti, dispense, impressioni d’esame e a livello morale perché i vostri “colleghi” sapranno sostenervi nei momenti di sconforto.
  8. Imparate a dire dei “no”: se avete deciso che in settimana la sera si studia, non ci sono cene/aperitivi/ospitate che tengano. E non vi preoccupate, non verrete isolate dal resto del mondo: gli amici e i parenti nel giro di qualche settimana capiranno e cercheranno di vedervi solo nel week end.
  9. Ogni tanto prendetevi una giornata di relax, godetevela e usatela per ricaricarvi per lo studio intenso che affronterete l’indomani.
  10. Infine, non dimenticate che la maternità non deve essere vista come un ostacolo perché se lo si desidera veramente oggi, grazie a tutti gli aiuti disponibili, è possibile concludere il proprio percorso di studi senza rinunciare a essere mamme.